ISSN 2039 - 6937  Registrata presso il Tribunale di Catania
Anno XVII - n. 05 - Maggio 2025

  Ultimissime



La sottrazione di “file” o “dati informatici” attuata mediante duplicazione da un p.c. aziendale, anche se successivamente cancellati, integra il delitto di appropriazione indebita.

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Corte di Cassazione, Sez. II, sent. del 10 aprile 2020, n. 11959.

Integra il delitto di appropriazione indebita la sottrazione definitiva di “file” o “dati informatici” attuata mediante duplicazione e successiva cancellazione da un personal computer aziendale, affidato all’agente per motivi di lavoro e restituito “formattato”, in quanto tali "dati informatici" – per struttura fisica, misurabilità delle dimensioni e trasferibilità - sono qualificabili come cose mobili ai sensi della legge penale.