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Conseguenze dell'omessa comunicazione del sopravvenuto stato di detenzione di un familiare percettore del reddito di cittadinanza. Pronuncia della Suprema Corte.
Corte di Cassazione, Sez. III, sent. del 14 gennaio 2022, n. 1351.
La Terza sezione penale ha affermato che integra il delitto di cui all'art. 7, d.l. 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, l'omessa comunicazione del sopravvenuto stato di detenzione di un familiare (nella specie, un figlio), quale causa di riduzione del beneficio del c.d. reddito di cittadinanza perché incidente sulla composizione del nucleo familiare, parametro della scala di equivalenza per il calcolo della prestazione economica.