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Corte di Giustizia UE: Facebook deve cancellare qualsiasi contenuto simile o equivalente a commenti o post già ritenuti illeciti.
Corte di Giustizia UE, Sez. III, sentenza del 3 ottobre 2019.
Con la pronuncia in esame la Corte di Giustizia UE ha affermato che il principio dell'effettività della tutela per le vittime di diffamazione su Facebook impone al provider l'obbligo di sorveglianza specifica preventiva di contenuti identici e/o equivalenti a quelli dichiarati illeciti. Nessun contrasto con il divieto di sorveglianza generale del provider a patto che l'ingiunzione sia talmente precisa e circostanziata da non consentire una valutazione autonoma del gestore. La rapidità e l'estensione geografica degli illeciti online nonché la voluta assenza di limitazioni anche territoriali dell'ingiunzione richiedono l'applicazione a livello globale del comando del giudice. Nessun contrasto con il divieto di sorveglianza generale del provider a patto che l'ingiunzione sia rispettosa del diritto internazionale.