Ultimissime

La Suprema Corte si esprime in tema di riparazione per ingiusta detenzione in caso di morte del ricorrente antecedente alla domanda.
Corte di Cassazione, Sez. IV, sent. del 3 dicembre 2020, n. 34366.
In tema di riparazione per ingiusta detenzione, la Quarta sezione ha affermato che la morte del ricorrente intervenuta anteriormente alla proposizione della domanda determina l’estinzione del mandato professionale conferito a tal fine, potendo quindi, gli eredi dell’interessato, iniziare il giudizio per l’ingiusta detenzione subita dal congiunto solo munendosi di apposito mandato, ma sempre nel rispetto del termine di decadenza di cui all’art. 315, comma 1, cod. proc. pen.