Ultimissime

La Suprema Corte si esprime in tema di mandato di arresto europeo.
Corte di Cassazione, Sez. VI, sent. del 11 luglio 2024, n. 27654.
La Sesta Sezione penale, in tema di mandato di arresto europeo, ha affermato che le questioni concorrenti, relative, rispettivamente, al motivo di rifiuto facoltativo della consegna, di cui all’art. 18-bis, comma 1, lett. b), legge 22 aprile 2005, n. 69, come modificata dall’art. 6, comma 5, lett. b), legge 4 ottobre 2019, n. 117, e alla pendenza di procedimenti paralleli, regolamentata dal d.lgs. 15 febbraio 2016, n. 29, non possono essere prospettate congiuntamente alla Corte di appello investita della decisione di consegna, cui spetta, ove dedotta, soltanto la valutazione della sussistenza dell’indicato motivo di rifiuto facoltativo, rientrando, ex art. 4 del citato d.lgs. n. 29 del 2016, nella competenza dell’«autorità giudiziaria procedente», da identificare in quella deputata a trattare il procedimento interno rispetto al quale si pone il conflitto di giurisdizione, l’avvio del meccanismo procedurale funzionale alla concentrazione dei procedimenti.