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Effetti della condanna alla pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici sul diritto alla percezione del reddito di cittadinanza. Pronuncia della Suprema Corte.
Corte di Cassazione, Sez. II, sent. del 12 ottobre 2022, n. 38383.
La Seconda Sezione penale ha affermato che la condanna definitiva alla pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici non priva il condannato del diritto alla percezione del reddito di cittadinanza, posto che esso non è ricompreso nella nozione di “assegni… a carico dello Stato”, di cui quest’ultimo è privato ex art. 28, comma secondo, n. 5 cod. pen. e che la preclusione alla sua percezione è espressamente prevista dall’art. 2, comma 1, lett. c-bis), d.l. 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, in casi specifici, legati alla precedente condanna per reati ostativi, divenuta definitiva nei dieci anni precedenti la richiesta.