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La Suprema Corte si esprime in tema di mandato di arresto europeo emesso nei confronti di un cittadino o di una persona residente da almeno cinque anni sul territorio nazionale.
Corte di Cassazione, Sez. VI, sent. del 19 ottobre 2023, n. 43252.
La Sesta Sezione penale, in tema di mandato di arresto europeo, ha affermato che, nel caso in cui esso sia emesso ai fini di un’azione penale nei confronti di un cittadino o di una persona che legittimamente ed effettivamente risieda o dimori in via continuativa da almeno cinque anni sul territorio nazionale, la sua esecuzione è subordinata alla condizione che la persona, dopo essere stata sottoposta a processo, sia rinviata nello Stato italiano per scontarvi la pena o la misura di sicurezza privative della libertà personale, eventualmente applicate nei suoi confronti nello Stato membro di emissione.