ISSN 2039 - 6937  Registrata presso il Tribunale di Catania
Anno XVII - n. 05 - Maggio 2025

  Ultimissime



Il Consiglio di Stato si esprime sulla legittimazione ad agire per la class action pubblica e sulla correlativa finalità.

   Consulta il PDF   PDF-1   

Consiglio di Stato, Sez. III, sent. del 24 febbraio 2025, n. 1596.

Nel contesto del processo storico di emersione degli interessi legittimi  che ha visto ampliarsi la sfera di posizioni soggettive nei confronti della pubblica amministrazione riconosciute dall’ordinamento, la class action pubblica, prevista dall' art. 1 del decreto legislativo n. 20 dicembre 2009, n. 198, deve considerarsi come “a legittimazione diffusa”, essendo la  posizione giuridica legittimante  costituita da un “interesse diffuso” comune al gruppo di utenti di una determinata attività amministrativa. In tale contesto è riconoscibile, ex art. 1, comma 4,  anche la legittimazione delle associazioni o dei comitati,  fondata sul duplice presupposto della finalità dell’azione alla “tutela degli interessi dei propri associati” e della appartenenza di questi ultimi ad una “pluralità di utenti e consumatori” titolari di interessi “giuridicamente rilevanti ed omogenei” ai quali, ai sensi del comma 1, sia derivata “una lesione diretta, concreta ed attuale…dalla violazione di termini”. La conferma della  natura collettiva del rimedio si trae dalle  norme di  favor tese a consentire l’intervento in giudizio ai soggetti che si trovano nella medesima situazione giuridica del ricorrente (art. 1, commi 2 e 3).