ISSN 2039 - 6937  Registrata presso il Tribunale di Catania
Anno XVII - n. 05 - Maggio 2025

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Imprescindibilità della perizia per la condanna del medico. La Corte di Cassazione si esprime sul punto.

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Corte di Cassazione, Sezione Penale, sentenza n. 28102 del 26 giugno 2019.

Con la pronuncia in esame la Suprema Corte di Cassazione ha chiarito che la perizia, anche quando il giudice è dotato di personali competenze scientifiche, è uno strumento probatorio indispensabile quando ricorre il presupposto della specificità delle competenze necessarie per acquisire e valutare determinati dati oggettivi. Ciò al fine di garantire alle parti il pieno ed effettivo contraddittorio sulla validità del metodo scientifico adottato per la valutazione delle singole questioni oggetto del processo.

Il Supremo Collegio ha argomentato dicendo che: “La perizia va disposta allorchè occorrano competenze che esulano dal patrimonio conoscitivo dell'uomo medio, in un dato momento storico e in un dato contesto sociale. Lo svolgimento di indagini comprende la ricerca e l'estrapolazione di dati da una determinata realtà fenomenica nonchè la loro analisi e rielaborazione critica. L'acquisizione di dati implica la constatazione, selezione e organizzazione di dati già esistenti, in modo funzionale rispetto alle richieste del giudice. L'acquisizione di valutazioni comprende l'individuazione ed enunciazione di nozioni e di regole tecniche, di leggi scientifiche, di massime di esperienza e di inferenze fondate su dati già acquisiti mediante altri mezzi di prova o direttamente ottenuti attraverso le operazioni peritali. Dunque la perizia, pur essendo rimessa ad una valutazione discrezionale del giudice, rappresenta un indispensabile strumento probatorio, allorchè si accerti il ricorrere del presupposto inerente alla specificità delle competenze occorrenti per l'acquisizione e la valutazione di dati, perfino laddove il giudice possieda le specifiche conoscenze dell'esperto, perchè l'eventuale impiego, ad opera del giudicante, della sua scienza privata costituirebbe una violazione del principio del contraddittorio e del diritto delle parti sia di vedere applicato un metodo scientifico sia di interloquire sulla validità dello stesso.”.

Il ruolo di peritus peritorum abilita il giudice a individuare, con l'aiuto dell'esperto, il sapere accreditato che può orientare la decisione e a farne un uso oculato, pervenendo a una spiegazione razionale dell'evento. Toccherà poi al giudice tirare le fila e valutare se si sia addivenuti a una spiegazione dell'eziologia dell'evento e delle dinamiche in esso sfociate sufficientemente affidabile e in grado di fornire concrete, significative ed attendibili informazioni, che possano supportare adeguatamente l'argomentazione probatoria inerente allo specifico caso esaminato.