ISSN 2039 - 6937  Registrata presso il Tribunale di Catania
Anno XVII - n. 05 - Maggio 2025

  Ultimissime



Il Consiglio di Stato si esprime sulla tardività di una domanda consegnata via pec pochi secondi dopo la scadenza del termine.

   Consulta il PDF   PDF-1   

Consiglio di Stato, Sez. VI, sent. del 25 ottobre 2024, n. 8546.i

È tardiva la domanda presentata via pec le cui ricevute di accettazione e di consegna siano successive di pochi secondi rispetto all'orario di scadenza indicato dalla lex specialis (nella specie 33 e 35 secondi dopo le ore 12.00) in quanto, secondo i normali canoni cognitivi, ogni ora finisce allo scoccare del primo secondo dell’ora successiva. Difatti, allorquando si indica un numero intero (nella specie, ore e minuti), ossia privo di frazioni, queste sono da intendersi pari a zero e tale ricostruzione risulta ragionevole e conforme ai principi di imparzialità, buon andamento predicati dall’art. 97 Cost. e a quelli parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità. 

Ai fini del computo della scadenza del termine di partecipazione determinato dalla lex specialis, la fine del giorno considerato (ovvero, "lo spirare della mezzanotte") non resta integrata fino a che non sia consumato l'ultimo dei 86.400 secondi che compongono il giorno: il che avviene nell'esatto momento in cui scatta il secondo immediatamente successivo. Pertanto, il giorno termina effettivamente alle ore 23:59:59, mentre quello immediatamente seguente segnerà le ore "00:00:00", senza soluzione di continuità, indiscutibilmente rappresentando il primo secondo del nuovo giorno.