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Applicabilità della causa di non punibilità di cui all’art. 4, comma 1-bis, d.lgs, n. 74/2000 alla dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi. Pronuncia della Suprema Corte.
Corte di Cassazione, Sez. III, sent. del 10 gennaio 2023, n. 381.
La Terza Sezione ha affermato che la causa di non punibilità di cui all’art. 4, comma 1-bis, d.lgs, 10 marzo 2000, n. 74, non trova applicazione nel caso in cui sia presentata una dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi, perché priva dell’indicazione di elementi attivi e passivi, senza che la quantificazione degli stessi nella coeva comunicazione annuale ai fini IVA, prevista dall’abrogato art. 8-bis d.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, possa valere a tali effetti, non essendo la stessa assimilabile alla “documentazione rilevante ai fini fiscali” di cui al predetto art. 4, comma 1-bis cit.