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Anno XVI - n. 04 - Aprile 2024

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Acquisto di prodotti di illecita provenienza on line e condanna per ricettazione. Pronuncia della Suprema Corte.

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Corte di Cassazione, Sez. II, sent. del 25 ottobre 2021, n. 38113

Così con il terzo motivo si ripropongono gli argomenti già ricordati con il primo motivo, esaltando le dichiarazioni spontanee dell'imputato (rese solo nel giudizio di appello) a fronte dei dati obiettivi rilevati dalla Corte territoriale, ossia il numero dei capi di abbigliamento acquistati (in numero superiore al triplo, rispetto a quelli indicati nella documentazione di accompagnamento del plico ove erano contenuti) e il prezzo del singolo capo, del tutto incoerente con il valore commerciale del bene sino a farlo ritenere "irrisorio". La differente ricostruzione fattuale fornita dall'imputato, fondata su convinzioni personali circa il carattere originale dei beni e la possibilità di acquistare a prezzi convenienti quei beni sulla rete Internet, non è in grado di superare la valutazione logica operata dalla sentenza impugnata, trattandosi solo di una diversa e più favorevole ricostruzione in fatto, che non può fondare alcuna censura ammissibile in sede di legittimità.

L'accertamento del dolo nella ricezione dei beni, nella forma eventuale avendo consapevolmente accettato il rischio che la cosa acquistata o ricevuta fosse di illecita provenienza (per le ricordate modalità di acquisto, per l'anomala discrepanza tra il numero dei capi indicati nella documentazione di trasporto e quelli effettivamente ceduti, indice di un accordo noto ad entrambe le parti, e per il prezzo praticato), impedisce in radice di ipotizzare la diversa qualificazione auspicata dal ricorrente, indipendentemente dalla motivazione adottata (poiché l'elemento distintivo tra il delitto di ricettazione e la contravvenzione dell'incauto acquisto è rappresentato dal differente atteggiamento psicologico del soggetto agente, unitamente alla possibilità di verificare - in ragione delle modalità di ricezione e acquisto - la sussistenza della semplice mancanza di diligenza nel verificare la provenienza della cosa).