ISSN 2039 - 6937  Registrata presso il Tribunale di Catania
Anno XVI - n. 04 - Aprile 2024

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Per la Cassazione non vi è concorrenza tra il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico e quello di detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici, in quanto il primo viene assorbito nella condotta del secondo

Cass. Pen., Sez. II., Sent. n. 21987 del 20.5.2019
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La Seconda Sezione della Corte di Cassazione Penale si è espressa, in tema di tutela del domicilio informatico, affermando che il delitto di cui all’art. 615-quater cod. pen., e cioè la detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici, non concorre nel più grave reato di cui all’art. 615-ter cod. pen. Ma, invece, ne risulta assorbito, ibn quanto ne costituisce un antecedente necessario, sempre che quest’ultimo sia contestato, procedibile e integrato nel medesimo contesto spazio-temporale, in danno della medesima persona fisica.